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Procrastinazione: cosa c’è dietro e come smettere

da | Dic 13, 2021 | articoli | 3 commenti

Procrastinazione: cosa c’è dietro e come smettere

Lucia sta per cominciare a studiare per l’esame, quello che ha rimandato già tre volte. Appena apre il libro si ricorda che doveva mandare un messaggio ad un suo amico per chiedergli una cosa importantissima, non può certo rimandare! Torna davanti al libro, legge le prime tre righe, ma una parola riporta l’attenzione ad un’altra cosa che deve fare immediatamente: andare a buttare la spazzatura, perché potrebbe puzzare. Torna in casa, riprende a leggere le stesse righe, ma vede che in terra ci sono dei peli del gatto e no, non si può studiare se c’è sporco in terra. E visto che è quasi l’ora di pranzo, meglio prepararsi qualcosa di buono per studiare meglio. Dopo pranzo, per ritrovare la concentrazione, accende il pc e guarda una puntata della sua serie preferita. Alla fine della puntata torna a sedere alla scrivania. Ma… le viene in mente che domani dovrà prendere il treno e ha bisogno di controllare il meteo. Visto che ha il cellulare in mano, meglio controllare le mail, le notifiche di tutti i social e i messaggi. Ops… 15 messaggi whatsapp… meglio rispondere a tutti adesso così poi avrà la testa libera per studiare. Guarda l’ora, sono le 19… adesso non ha più senso iniziare. Lo farà domani.

Lucia, senza capire cosa sia successo, non è riuscita a leggere neanche un paragrafo.

Ti ritrovi in queste righe?

Si?

Allora leggi questo articolo per capire cosa ti sta succedendo.

Cos’è la procrastinazione

Con il termine procrastinazione si definisce una decisione volontaria e irrazionale di rimandare alcune azioni importanti, sostituendole con altre di minore importanza. A volte queste ultime potrebbero essere più piacevoli o comunque meno impegnative e urgenti. A volte dopo la procrastinazione arrivano i sensi di colpa, ma non c’è nulla da fare: razionalmente si sa che quel comportamento non porterà niente di buono e alcune volte è anche dannoso, ma proprio non si riesce a fare altrimenti.

La procrastinazione è accompagnata da ansia o panico al solo pensiero di svolgere o iniziare quell’attività: in quel momento, tutte le azioni sono più confortevoli di quella e ci sarà un sollievo immediato.

Successivamente si capirà che questa è solamente una forma di autoinganno, perché il sollievo è una sensazione a breve termine anzi, aumenterà il carico di ansia, tensione, stress, sentimenti depressivi e autocritica. Di conseguenza la spinta a procrastinare aumenterà.

In conclusione:

La procrastinazione è una forma di evitamento.

È un meccanismo di difesa che ci permette di non entrare in contatto con emozioni sgradevoli.

È l’unica maniera che la persona ha trovato per gestire uno stato d’animo poco piacevole.

Dietro la procrastinazione c’è qualcosa da indagare.

Se so che non porterà niente di buono, perché continuo a procrastinare?

Come per tutti i sintomi, molteplici sono le cause del procrastinatore. Vediamo le più comuni:

  • paura del fallimento. Si sente talmente forte la paura di un fallimento, che prima di avere conferma delle sensazioni di inadeguatezza che questo nasconde si preferisce procrastinare;
  • paura del successo. Questo porta spesso all’auto-sabotaggio. Sembra strano, vero? Eppure molte sono le persone che hanno paura di farcela. I motivi potrebbero essere molteplici. Bisognerebbe chiedersi a cosa dovremmo rinunciare se riuscissimo in quell’obiettivo;
  • troppa pressione e carico eccessivo. Se siamo sovraccaricati il cervello cercherà distrazioni, pause o attività rilassanti;
  • obiettivi troppo alti. A volte ci scontriamo coi nostri limiti: l’obiettivo è davvero alla nostra portata?
  • scarso interesse per il compito. Ci interessa davvero ciò che stiamo facendo?
  • resistenza al cambiamento. A volte sappiamo che, facendo quella determinata cosa, andremmo a migliorare. Spesso potremmo avere però la sensazione di fare ‘un salto nel buio’. Sappiamo che ci farà stare bene, ma nella nostra testa non sappiamo come sarà e a volte rimanere dove siamo è più facile. Questo porta ad avere un blocco psicologico.

Conseguenze del procrastinare

Il procrastinare può portare delle ripercussioni su vari livelli, sia a breve termine che a lungo termine. Anche se nell’immediato abbiamo la sensazione di sollievo, dopo poco tempo arriverà tutt’altro.

Conseguenze sul comportamento

  • Non possiamo raggiungere i nostri obiettivi;
  • è fonte di ruminazione;
  • non ci consente di avere tempo libero;
  • è uno spreco di energie;

Conseguenze emotive

Si può creare quindi un circolo vizioso: più procrastino, più me sento inadeguato, più tendo a procrastinare

Come smettere di procrastinare

Cosa puoi pensare

  • Comincia a cambiare prospettiva. procrastinare non è un problema di gestone del tempo, ma di gestione delle emozioni;
  • inizia. Poniti piccoli obiettivi per iniziare per trovare la motivazione;
  • premiati. Quando raggiungi l’obiettivo, anche piccolissimo, fatti un regalo (concediti un piccolo sfizio, qualcosa che ti piace);
  • accetta di essere imperfetto. La perfezione non esiste, accetta i tuoi limiti e nota le risorse;
  • accetta le sensazioni spiacevoli. Non è bello stare nel disagio, lo capisco. Ma ascoltiamoci e osserviamo ciò che ci succede;
  • accetta l’idea che per raggiungere i sogni bisogna fare un po’ di fatica.

Cosa puoi fare

  • Pianifica. Prendi un foglio, un’agenda, un quaderno e comincia a scrivere i prossimi passi per questa settimana. Non esagerare, non chiedere troppo a te stesso. Per uscire da questo circolo devi porti piccoli obiettivi;
  • Alterna momenti di concentrazione intensa a momenti di totale relax (attenzione: stare sul divano sui social non vale!). Il cervello ha bisogno di ricaricarsi, concentrarsi per troppe ore non servirà a niente;
  • Se vedi che oggi non riesci, cambia azione, non rimanere immobilizzato;
  • Scrivi tutte le volte che hai raggiunto un obiettivo. Questo ti serve a capire che obiettivi che hai raggiunto nella vita sono il risultato di azioni non procrastinate;
  • Evita le ‘distrazioni digitali’. Allontana il cellulare quando inizi: i social portano via del tempo prezioso senza che ce ne rendiamo conto;
  • In caso di fallimento pratica la self compassion: accettazione e gentilezza;
  • Non ti criticare. Un atteggiamento criticante ci rende vulnerabili e non ci permette di capire che ce la possiamo fare;
  • Se tutto ciò non bastasse, contattami per cercare la tua strategia personalizzata.

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3 Commenti

  1. Alessandra Lombardo

    Non sapevo avesse messo una telecamera a casa mia 😀 Il problema che se anche, quando riuscissi a raggiungere un obiettivo, volessi farmi un regalino, lavoro solo come babysitter e ripetizioni, per cui…

    Rispondi
    • Pamela Busonero

      Ci sono molti regali che non hanno bisogno di denaro. Potresti regalarti, per esempio, una giornata relax nel verde, una passeggiata, o qualsiasi cosa ti piace ma che non ti concedi di fare

      Rispondi
  2. Alessandra

    Giusto. Purtroppo però, anche quando decido di impegnarmi, tendo a deconcentrarmi ecc…

    Rispondi

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