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Correlazione tra Depressione e Cortisolo

da | Feb 1, 2016 | Disturbi Psicosomatici | 6 commenti

Il Legame tra Cortisolo e Depressione

Un’Analisi Approfondita

Il cortisolo è un ormone prodotto dalle cellule in risposta all’ormone ipofisario ACTH. È chiamato anche “Ormone dello Stress” perché la sua produzione aumenta in condizioni di stress psico-fisico (nel disturbo post-traumatico da stress, dopo esercizi fisici prolungati, dopo interventi chirurgici, etc…).

Attraverso l’esperienza con i miei pazienti, ho notato come il cortisolo influisca profondamente sul benessere individuale, aggravando condizioni come il disturbo post-traumatico da stress e accelerando processi come l’osteoporosi.

Per esempio, G., una paziente che ha vissuto una relazione tossica, ha mostrato livelli elevati di cortisolo che hanno avuto un impatto diretto sulla sua salute mentale e fisica. La sua storia evidenzia come lo stress cronico possa portare a un circolo vizioso di aumento del cortisolo e peggioramento dei sintomi depressivi.

Ecco alcuni meccanismi attraverso cui il cortisolo esercita il suo effetto:

  • Aumento della glicemia. Questo meccanismo può portare a una riduzione dell’attività dei recettori insulinici, compromettendo il metabolismo del glucosio e influenzando l’umore.
  • Inibizione della serotonina. Questo effetto può ridurre la sensazione di benessere, aggravando i sintomi depressivi.
  • Riduzione delle difese immunitarie. L’indebolimento del sistema immunitario può rendere gli individui più suscettibili a malattie, aggravando lo stato di stress e depressione.
  • Accelerazione dell’osteoporosi. La riduzione della densità ossea può portare a una maggiore fragilità e a un rischio aumentato di fratture, influenzando negativamente la qualità della vita.

Per contrastare l’ipercortisolismo, è fondamentale adottare uno stile di vita sano. M, un altro dei miei pazienti, ha trovato grande beneficio nel seguire un regime alimentare equilibrato, con pasti piccoli ma frequenti, e nell’integrare la sua dieta con magnesio. Inoltre, l’alternanza tra esercizio fisico e riposo ha contribuito a moderare i suoi livelli di cortisolo, migliorando significativamente i suoi sintomi depressivi.

Consigli pratici per gestire il cortisolo

  • Alimentazione equilibrata: Iniziare la giornata con una colazione ricca di carboidrati complessi e consumare pasti frequenti ma leggeri.
  • Esercizio fisico moderato: Alternare attività fisica a momenti di riposo può aiutare a mantenere i livelli di cortisolo in equilibrio.
  • Integratori naturali: Magnesio e cioccolato fondente possono stimolare la produzione di serotonina.
  • Vita all’aria aperta: Ridurre l’esposizione alla luce artificiale e incrementare le attività all’aperto può migliorare l’umore e ridurre i livelli di stress.

L’Elaborazione dei Traumi con l’EMDR e la Riduzione dei Livelli di Cortisolo

L’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una terapia innovativa e altamente efficace nell’elaborazione dei traumi, particolarmente indicata per coloro che hanno vissuto esperienze traumatiche e soffrono di disturbo post-traumatico da stress (PTSD). Questa tecnica aiuta i pazienti a rielaborare i ricordi traumatici in modo che possano essere integrati in maniera sana nella loro storia personale, riducendo così l’impatto emotivo negativo associato a tali ricordi.

Uno degli aspetti meno noti ma altrettanto importanti dell’EMDR è il suo potenziale effetto sulla riduzione dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.

Il trauma psicologico, infatti, può causare una risposta di stress cronica nel corpo, portando a un aumento prolungato dei livelli di cortisolo. Questo stato di ipercortisolismo cronico non solo mantiene il corpo in uno stato di allerta costante ma può anche avere effetti deleteri sulla salute fisica e mentale, come precedentemente discusso.

Come l’EMDR influisce sui livelli di cortisolo

Durante le sessioni di EMDR, i pazienti sono guidati attraverso una serie di fasi che includono la focalizzazione su un ricordo traumatico specifico.

Questo processo aiuta a ridurre l’intensità emotiva legata al ricordo, facilitando una nuova elaborazione cognitiva e emotiva dell’evento. Ciò che è particolarmente rilevante per la relazione tra EMDR e cortisolo è il modo in cui questa terapia può aiutare a interrompere il ciclo di stress cronico legato ai traumi.

Diverse ricerche hanno dimostrato che, seguendo un trattamento con EMDR, i pazienti mostrano una significativa riduzione dei sintomi legati al PTSD, tra cui l’ansia e la depressione, che sono strettamente correlate a livelli elevati di cortisolo.

La normalizzazione dei livelli di cortisolo attraverso l’EMDR può quindi avere effetti benefici non solo sulla salute mentale ma anche su quella fisica, contribuendo a migliorare il metabolismo del glucosio, la funzione immunitaria, e riducendo il rischio di condizioni come l’osteoporosi.

Esempi dalla pratica clinica

Nella mia pratica, ho osservato come l’EMDR abbia prodotto cambiamenti significativi in pazienti come L, la quale ha vissuto un’infanzia difficile caratterizzata da abuso emotivo.

Prima dell’EMDR, L. presentava elevati livelli di cortisolo, che contribuivano a un’ampia gamma di problemi di salute, dalla difficoltà a dormire alla depressione.

Dopo un ciclo di terapia EMDR, L. ha sperimentato non solo una riduzione significativa dei sintomi di PTSD ma anche una normalizzazione dei suoi livelli di cortisolo, il che ha migliorato notevolmente la sua qualità della vita.

L’importanza della collaborazione tra professionisti

Io non sono un medico: per questo integro la terapia EMDR con visite da medici specialisti fidati (nutrizionisti, reumatologi) sottolineando l’importanza di prendersi cura del paziente nella sua totalità.

Questa pratica rispecchia la convinzione che la guarigione da traumi e disturbi correlati allo stress richieda un approccio olistico, che consideri non solo gli aspetti psicologici ma anche quelli fisici.

Collaborare con specialisti consente di affrontare le molteplici dimensioni del benessere del paziente, promuovendo una guarigione più comprensiva e duratura.

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Dott.ssa Pamela Busonero

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6 Commenti

  1. Maria Luisa Belledonne

    Ho passato un beutto periodo depressivo ed in cura ancora con medicinali neurologi leggendo questo articolo ho capito tante cose. Utilissimo, grazie.

    Rispondi
  2. Anna

    Purtroppo quasi nessun psicoterapeuta, prende in considerazione, l’attività ormonale e il ciclo circadiana di ogni ormone e la correlazione ormonale. Non misurano mai il Cpk prima e dopo 6_10 sett..di TP, spesso e’ la causa o peggioramento di fibromialgia e astenia. Al inizio della tp, mai dicono ai pz: guardate che il percorso consiste in:psicofarmacoTp+psicoTp+palestra+TP con un regime alimentare corretto .
    A volte in alcuni psichiatri, sembra che la tasca sia più importante che il/la pz in cura. E meno male che non comprende a tutti i psichiatri. E di quello che riguarda al suo articolo,e’ bello e chiaro. Grazie Dr. ssa

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  3. stephen

    La depressione, specie quella apparentemente non reattiva, e’ spesso indotta da alterazioni tiroidee e surrenali.
    L’inquinamento e lo stress hanno fatto esplodere il numero dei casi di ipotiroidismo subclinico con associati sintomi invalidanti (insonnia, astenia ecc..). Un problema terribile specie per gli over 65, abituati a sentirsi bene perche’ privi di patologie a livello medico. Grazie per il contributo!

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  4. Stephen

    Forse la Ricerca Medica dovrebbe dedicare piu’ tempo per investigare in modo piu’ approfondito i complessi rapporti tra serotonina, cortisolo, tiroide e depressione, anziche’ inventarsi l’ennesima potente e tossica benzodiazepina per l’insonnia o per l’ansia.

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  5. remo

    La colazione e’ totalmente sbagliata come scritto nell’articolo, il cortisolo viene attivato da un uso di carboidrati , e poi e’ sbagliato assumere piu’ pasti durante il giorno , certo se ci fanno mangiare carboidrati siamo costretti perché se mangi carbo la glicemia precipita e poi devi rimangiare carbo ,insomma un circolo vizioso , ma a questo punto non sarebbe piu’ semplice eliminarli questi carbo? E’ cosi’ semplice e ci fanno dannare con questi spuntini che stanno diventando un lavoro , comunque il cortisolo e’ stimolato dall’assunzione di carboidrati e crea sbalzi di umore e depressione , a questo punto provate che non vi costa nulla , Prima anche io ne facevo uso e avevo sempre cali di forza e sbalzi di umore adesso sto’ benissimo , buona salute a tutti

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    • Pamela Busonero

      I pasti sono fondamentali, è bene mangiare un pò di tutto e magari, se ci sono problemi, rivolgersi ad un buon nutrizionista, non seguire diete “fai da te”. Tutto sta nel trovare il giusto equilibrio!

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